venerdì 16 aprile 2010

GIORNO 11: CONSAPEVOLEZZA




è una brutta consapevolezza la mia... la malinconia mi assale, gli occhi rossi trattengono le lacrime alla tremenda visione di me riflessa in uno specchio di un camerino, da sola di fronte ad un immagine oscena... un vestito bellissimo rovinato dalle mie braccia grossissime... mia sorella lo conferma e io consapevole dello schifo che sono, rimetto il vestito a posto... stasera che indosso??? i vestiti non li posso usare.. farei ridere, ne sono consapevole.


saranno tutte vestite benissimo e io goffa e cicciona in qualcosa che mi starà malissimo, ne sono consapevole...


che tristezza... che delusione..


però guardando il lato positivo.. (bisogna sempre trovarlo altrimenti si soccombe) il tutto mi è servito per non ricadere nel cibo...


infatti è anche tanto che ora non sto riversando tutta la mia frustrazione sul cibo...


sempre una più grande consapevolezza si inserisce nella mia testolina...


LA CONSAPEVOLEZZA CHE COSì NON POSSO ANDARE AVANTI, LA CONSAPEVOLEZZA CHE DEVO DIMAGRIRE...
ovviamente stasera voglio ubriacarmi per rientrare nel mio mondo della meraviglie.. dove per 5 minuti tutto è perfetto... non prendetemi come esempio...


6 commenti:

  1. Già, più cresce il disgusto più questo ti da la perseveranza per dimagrire. Provato sulla mia pelle.
    Un abbraccio.

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  2. se non mi fosse proibito dalle cure mediche mi farei una sbornia unica ...
    sono al limite e sono davvero giù, ti capisco perfettamente stella ....
    ma posso solo dirti di resistere, andare in un negozio per persone come me e te è un'attentato all'autostima e le buone speranze. ormai non compro più un pantalone da mesi, il tutto mi porterebbe crisi isteriche e pianto, che in camerino sarebbe il massimo, per poi uscire e dire
    ma come scrive empty, e le do perfettamente ragione, è un ottimo incentivo.
    un bacio

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  3. E' positivo che tu riesca a risollevarti riuscendo a vedere la situazione nella sua globalità, non ti piangi addosso, lotti.
    Come è stato detto sopra anche questi momenti servono, ti rendi conto che così non va e riesci a capire che devi davvero cambiare.
    Il problema è riuscire a tenerlo sempre a mente.

    Un bacio.

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  4. mi dispiace per questa cosa del vestito però non sarà l'unico modello in commercio! a tutte capita di provare qualcosa che non ci valorizza ma non sei tu che non vai bene ma il vestito. non è che tutto quello che proviamo ci deve star bene per forza...forza piccola!! ti mando un abbraccione, Alice*

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  5. Ciao... mi dispiace che tu ti vedi così male. Però non capisco... tu vuoi perdere 7 kg. Eppure 7 kg sono una taglia, non un abisso tra super cesso e super bona. Forse le tue braccia non ti piacerebbero comunque, 7 kg non le rivoluzioneranno. Io, tra i 78kg e i 68kg mi levavo solo 1-2 cm di bicipite, non di più. Forse le tue braccia non ti piacciono per altri motivi, magari la pelle o i muscoli, inquadrare perfettamente il problema è il primo passo per risolverlo. Capisco lo sconforto dello specchio nei negozi, ma imparando a vestirsi si più cambiare molto. Bastano i tacchi, un coprispalle discreto, e la lungezza giusta della gonna, e improvvisamente tutti chiedono "stai bene, sei dimagrita?"... illusioni ottiche da sfruttare fino al giorno in cui avremo raggiunto il nostro obiettivo. Coraggio che ci arriveremo!! ;)

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  6. tesoro come ti capisco....è successo anche a me. è una sensazione orribile. ma l importante è che tu,da persona intelligente quale sei,stia sfruttando questa situazione per reagire con ancora piu grinta. ce la farai,sono sicura,perchè hai dentro di te la forza e la determinazione che occorrono. :)

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